DIORAMA TEATRALE,

Caccia al cervo da un capanno da caccia galleggiante.

Augsburg, Engelbrecht, 1730,

serie di sette incisioni in rame colorate e ritagliate a mano (167x206 mm) montate su cartone. Comprende un frontespizio (intitolato e numerato a mano "400" a inchiostro sul verso) e 6 tavole numerate 401-406 a stampa nel margine superiore. Su tre delle tavole compare la firma "Cum Priv. S.C. Maj. - Mart. Engelbrecht excud. A.V." nel margine inferiore (molto probabilmente è stata rifilata nelle altre tavole); esemplare con lievi segni di usura ai margini, un po' polveroso, ma vivida colorazione e taglio preciso; in eccellente stato di conservazione, nonostante la sua fragilità e il suo utilizzo a scopo di intrattenimento per quasi tre secoli. Vi è rappresentata una scena di caccia sul lago, piuttosto inusuale ma molto animata, con cacciatori a cavallo e cani, cervi che corrono e nuotano, suonatori di corno sullo sfondo; in mezzo al lago naviga un elegante capanno di caccia galleggiante popolato da cacciatori, gentiluomini e gentildonne; uomini e donne di corte, in primo piano, siedono, passeggiano o, arrampicati sugli alberi, osservano i cervi da lontano.

Martin Engelbrecht (1684-1756) fu stampatore e incisore ad Augusta. Incise centinaia di lastre, come ad esempio un album sulla guerra di successione spagnola di P. Decker e un album di 92 vedute di Venezia, oltre a una serie di stampe di lavoratori e dei loro abiti. Intorno al 1730 creò delle carte per teatri in miniatura, composte da cinque o sette fogli in forma di scenario che, se inseriti uno dietro l'altro in una scatola da esposizione, creano un'immagine prospettica: scene di vita quotidiana o di vita di corte, allegorie, battaglie, danze, teatri, in vista prospettica. I teatri in miniatura o diorami di Engelbrecht sono stati i precursori dei libri peepshow diffusi dalla Dean & Son di Londra a metà del XIX secolo e sono stati citati da fotografi e direttori della fotografia per i loro primi effetti ottici e apprezzati come ausilio per la creazione di una prospettiva drammatica sulla pellicola. "Engelbrecht dominava il commercio delle stampe ad Augusta ... i suoi paesaggi intricati, il lavoro di Engelbrecht non ha paragoni. Alcuni dei suoi lavori migliori sono stati realizzati con le stampe ottiche. Le usava nelle sue scatole prospettiche e nei suoi teatri in miniatura. In genere si inserivano 7 carte in una peep box, in successione, che fornivano immagini simili a quelle di una scena teatrale o di un'opera teatrale. La visione aveva una grande prospettiva". (Storia della scoperta della cinematografia, Precinema). I teatri in miniatura o diorami di Engelbrecht si sono evoluti dalle sue immagini Zograscope su larga scala e sono considerati i primi teatri "di carta" della storia. "Nel XVIII secolo i diorami divennero molto popolari come mezzo di intrattenimento. Intorno al 1730, l'incisore ed editore di Augusta M. Engelbrecht creò dei teatri in miniatura. Questi diorami di piccole dimensioni sono considerati i precursori dei teatri di carta che divennero popolari nel XIX secolo" (Deutsches Hist. Museum).

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