Mele per sidro.
Les Vendanges des Religieux de la Trappe.
11354
Se vend A Paris, s.d. 1700 ca.
Incisione in rame cm. 28x23,5, eseguita da artista anonimo. Numerosi personaggi lavorano attorno a un mulino per fare il sidro trainato da un cavallo. Nella parte inferiore del rame entro drappo, il testo descrittivo. Raffigurazione dedicata alla raccolta delle mele per la "vendemia" da sidro (il sidro, bevanda dolce e acidula ottenuta dal processo di fermentazione delle mele): « Les Vendanges des Religieux de la Trappe, comme le pays ou est situé L'Abbaye de la Trappe n'a point de Vignes, dans les tems destinez a faire le cidre, les religieux s'assemblent a l'heure et a la maniere accoutumee, A lors les vins vont au Jardin pour abbatre les pires et les pommes. Les autres les portent dans des hottes. Les autres conduisent tour a tour le cheval qui fait tourner la Moule, et tous enfin s'acquittent fidelement des travaux qui leurs sont prescrits. » Esemplare ben conservato.
L'abbazia di Notre-Dame de la Trappe venne fondata a Soligny-la-Trappe nel 1140 da Rotrudo III, conte del Perche, in memoria della sua defunta moglie Matilde, figlia naturale di Enrico I d'Inghilterra. Popolata in origine da monaci appartenenti all'ordine religioso di Savigny, che seguiva la regola benedettina, venne aggregata all'ordine cistercense nel 1147 ma dal 1527 venne sempre assegnata ad abati commendatari. Nel 1664 l'abate Armand Jean Le Bouthillier de Rancé vi ristabilì numerose osservanze della regola cistercense originale e vi introdusse nuovi regolamenti particolarmente rigorosi (silenzio, lavoro manuale), dando così origine all'ordine dei cistercensi della Stretta Osservanza, detti Trappisti dal nome dell'abbazia. Soppressa con la rivoluzione, un gruppo di monaci guidato da Agostino de Lestrange si rifugiò in Svizzera: lo stesso Restrange ridiede vita all'abbazia al tempo della Restaurazione (1815). Il complesso venne ricostruito sotto l'abate Étienne Salasc e la chiesa abbaziale venne riconsacrata il 30 agosto 1895.
€ 750