DUCHETTI.
La descrittione della CAMPAGNA DI ROMA, detta dagli antichi LATIUM
Incisione in rame, (cm 32,7x47,7 e ampi margini). Ristampa del Duchetti della carta pubblicata nel 1564 dal Lafrery; fu in seguito ristampata dall'Orlandi nel 1602. Comprende la costa da Civitavecchia al M.Circello ed il territorio da Acquasparta a nord fino a Cipriano ad est. In basso a destra targa con titolo e descrizione. Bell'esemplare marginoso. Si considerano del tipo lafreriano le carte geografiche e le piante di città pubblicate tra Roma, Venezia e Siena nella seconda metà del Cinquecento, non appartenenti ad atlanti. Queste incisioni sono di estrema importanza: le carte sono basate su nuove proiezioni e superano di fatto le carte precedenti, ancora basate sulle concezioni tolemaiche del II sec. d.C.; mentre le piante di città sono finalmente basate su rilevamenti reali e si distinguono dalle vedute fantastiche, piatte e stereotipe, comprese nelle pur straordinarie opere di Schedel, Bergomensis e Munster: fortemente innovativa è l'introduzione della pianta a volo d'uccello. La città è ripresa da un punto di vista aereo, con successivi spostamenti del punto d'osservazione che permette di individuare con immediatezza i rapporti tra volumi ed altimetrie. Le carte lafreriane sono inoltre di estrema rarità, poiché precedono, o comunque affiancano, le grandi tirature di atlanti di carte geografiche come il Theatrum Orbis Terrarum dell'Ortelius o di vedute di città come il Civitates Orbis Terrarum di Braun e Hogenberg; sono invece stampate per lo più in pochi esempl., anche in base alla vendibilità della singola località, da stampatori artigianali che non disponevano della potenza economica ed organizzativa dei grandi editori olandesi o tedeschi. Il fatto poi di essere vendute separatamente, o in piccole raccolte parziali, ne ha aumentato di molto la deperibilità nonché la possibilità di perdita o distruzione, rispetto a tavole che potevano essere conservate per secoli in solidi atlanti. Segue un breve cenno sui principali editori e cartografi: Antonio LAFRERY, nativo di Orgelet (1512-1577) inizia la sua attività romana intorno al 1540, entrando poi in società con il Salamanca; non si limita a stampare le sue forme, ma anche carte di altri stampatori romani e veneti. La sua attivissima bottega al Parione passa in eredità al nipote Claudio DUCHETTI, morto nel 1585, che ristampa vari rami dello zio, e ne pubblica di nuovi. .
Almagià MCV 93.22. Tooley 482. Nordenskiöld 63.