Ferrovia - Album Fotografico

TRENO REALE UFFICIALE (Con:) - LOCOMOTIVE elettriche ed a vapore progettate negli anni 1927

(Roma), Ministero Comunicazioni e Ferrovie dello Stato,1929-30,

2 album in-folio grande oblungo (mm 430 x 640), entrambi in sontuose legature in pelle, i dorsi con nervi e fregi in oro; i piatti sono decorati dai titoli impressi in grandi caratteri al centro e da vari riquadri in oro e fregi angolari (uno anche da una larga ed elaborata bordura) e internamente sono foderati in seta marrone e verde, come le sguardie, che riportano gli ex-libris reali di Umberto II di Savoia, che all'epoca della realizzazione degli album era Principe di Piemonte.

Alcune riproducono interessanti particolari dei soffitti, dalla simbologia assai intrigante. Alle tre vetture principali lunghe quasi venti metri (una per la Regina, una sala da pranzo e una per il Re, che fu distrutta durante la guerra), seguivano altre nove, costruite a Savigliano, per i principi e i notabili del Regno e pensate in uno stile più moderno.

Nel 1925 era stato emesso un bando per la realizzazione di un treno di lusso da utilizzarsi per i viaggi ufficiali della famiglia reale e soprattutto in occasione delle nozze del Principe ereditario Umberto di Savoia con la Principessa Maria Josè. La FIAT partecipò a quello per la realizzazione tecnica superando Ansaldo, Piaggio e Breda. Per il progetto venne incaricato Giulio Casanova, rappresentante del Liberty torinese e docente dell'Accademia Albertina tra il 1920 ed il 1940. Il treno fu terminato il 14 marzo 1929 e fu inaugurato nel mese di dicembre per condurre in Italia la promessa sposa del Principe di Savoia. Il Treno Reale voluto dalla nuova politica di regime come esempio del "primato italico" fu fabbricato negli stabilimenti della Fiat e quindi emblematico dell'avanzata tecnologia industriale ed artistica italiana. Venne ammirato in tutta Europa per la sontuosità e la qualità delle decorazioni.

Gli interni furono progettati per rispondere alle esigenze di funzionalità senza tralasciare il lusso e la ricercatezza di ogni minimo dettaglio: vennero coinvolti i maggiori artigiani del periodo che si adoperarono per la lavorazione del cuoio, degli intarsi, dei tessuti e del bronzo. “Nel vagone del re il progetto di Casanova era stato realizzato con un'importante variante relativa alla camera da letto, dove il re aveva voluto inserire il tema degli antenati, presenza ricorrente nella storiografia e nelle residenze sabaude, ma inizialmente assente nel programma iconografico casanoviano” (Andrea Merlotti).

Con la caduta della monarchia, nel 1948, il treno fu convertito ad uso presidenziale e vennero eliminati i riferimenti alla casa reale e al regime fascista, dallo stesso Casanova.

I titoli manoscritti di ogni fotografia furono calligrafati in maiuscole a biacca con eccezionale precisione. L'album venne realizzato con ogni probabilità in unico esemplare e dal 1946 presenta l'ex-libris di Umberto II in quanto Re d'Italia.

II)- LOCOMOTIVE elettriche ed a vapore progettate negli anni 1927 (V) - 1928 (VI) - 1929 (VII) - 1930 (VIII). Ministero delle telecomu-nicazioni - Ferrovie - Servizio materiale e trazione. Album in-folio, composto da 21 progetti su cartoncino lucido applicati su grandi fogli in cartoncino su cui sono applicati i relativi alla locomotiva elettrica a corrente alternata trifase Gruppo E-326, ed altre locomotive a vapore surriscaldato. La prima immagine ritrae la prima locomotiva, mentre le restanti sono sezioni delle varie parti meccaniche che compongono le macchine motrici. Le tavole sono realizzate in serigrafia su carta spessa lucida e applicate su cartoncino. Anche qualora fossero state impresse alcune copie dei progetti (non censiti in alcuna biblioteca), il presente esemplare speciale presenta l'ex-libris di Umberto II: anche in questo secondo tomo i titoli descrittivi di ogni tavola sono perfettamente calligrafati in maiuscole a biacca con eccezionale precisione.

Rarissimi volumi di grande lusso e notevole importanza documentale, in ricche rilegature di grande formato, in ottimo stato di conservazione.

È allegato un volumetto di 16 pp. in-8: Cenni storici e descrizione su alcuni elementi decorativi del treno reale ufficiale. Descrive le imprese raffigurate nel soffitto della sala del Re e i motti latini, inoltre i “Principi sabaudi rappresentati nei medaglioni del soffitto della camera da letto di S.M. il Re", i fregi presenti negli Appartamenti del Re e della Regina ed infine gli "Stemmi delle regioni d'Italia nel salone da pranzo". Sul dorso in basso le indicazioni tipografiche "Roma Tipo-lito Ferrovie Stato 1929 - Anno VIII".

L'opera casanoviana relativa alle decorazioni del Treno Reale è scarsamente documentata, sono noti i fondi fotografici conservati all'archivio dell'Accademia Albertina, "Fondo Casanova", e quelli dell'Istituto Luce, che raccolgono fotografie dell'epoca (diverse rispetto a quelle conservate nel presente volume).

Nel 1929 uscì a cura della Fiat la pubblicazione: "Treno Reale”. (Genova, Barabino e Grave) e nel 2021 “Disegnare la città. L'Accademia Albertina e Torino tra Ecclettismo e Liberty”, catalogo della mostra all'Accademia che comprende a p. 121-137 l'esaustivo saggio di Andrea Merlotti, “Antichi Simboli e nuovi messaggi di una "reggia viaggiante. Il Treno Reale”.Ringraziamo per le informazioni fornite l'Arch. Merlotti e il Prof. Guido Antonio Rossi,

Disegnare la città. L'Accademia Albertina e Torino tra ecclettismo e Liberty, p. 121-137

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