GALLEANI NAPIONE, Gian Francesco

Storia metallica della real casa di Savoia.

in fine: Torino, dalla Stamperia Reale, 1828.

in-folio (mm. 480x320), pp. (4, compresi titolo e dedica), VIII, (2),tavv num. I-XXVII, pp 56 n.n. contenenti "Spiegazione delle medaglie". In fondo al volume elenco delle monete stampato su foglio volante.Legatura mezza pelle, titolo oro su tassello rosso al dorso (piccoli difetti alla legatura). Antiporta inciso all'acquaforte dal Palmieri su invenzione del Boucheron. Dedica a stampa a Carlo Felice. 27 tavole raffiguranti medaglie con effigi dei Savoia, numerate I-XXVII e protette da veline. Edizione originale di questa monumentale opera dedicata alle monete sabaude. Nel 1757 Carlo Emanuele III ordinò a Lorenzo Lavy, il più eminente incisore piemontese dell'epoca, di dedicare una medaglia a ciascun Sovrano della Real Casa. Le motivazioni di tale opera furono dettate in primo luogo dall'esigenza di Sovrani ed Ambasciatori di portare un dono in rappresentanza della Casata, ed in seguito di lasciare un'impronta tangibile nel tempo. Lavy eseguì 77 coni con l'ausilio dell'Abate Berta per le leggende dei rovesci delle medaglie; a causa della morte del Duca e delle ingenti spese che le coniazioni richiedevano, le medaglie non vennero però battute. Fu per iniziativa dei sudditi di Carlo Felice (1765-1831) che la ripresa del progetto del medagliere venne commissionata all'incisore Pietro Calmieri. Nel 1864 Luigi Torelli, ministro dell'Agricoltura, dell'Industria e del Commercio, in occasione di una visita presso la zecca, notò i coni inutilizzati e incaricò i più noti incisori dell'epoca di portare a termine l'antico progetto. Esemplare ben conservato, completo di tutte le tavole, leggerissimo foxing.

Manno, I, 575. Bassoli, Monete e medaglie nel libro antico, p. 74:

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