FREGOSO, Antonio Philaremo

Opera nova... intitulata Cerva Bianca. Corretta nuovamente.

(In fine:) Stampata in Venezia, per Nicolo Zopino... MCCCCCXXI (1521),

in-8, ff. 76 n.n., bel carattere corsivo, attraente legatura ottocentesca ad imitazione antica in pergamena, ai piatti riquadro, nodo alla greca e foglioline cuoriformi, ripetute al dorso, il tutto impresso in oro. Grande e bella silografia al titolo (mm 104x80), raffigurante un cacciatore e due cani (Desio e Pensier) che rincorrono una cerva bianca nella foresta. Edizione rara e ricercata (princeps, Milano, Mantegazzi, 1510), di questo «poema in sette canti per complessive 505 ottave, con due carmi in terzine dopo il fine. In esso l'autore rievoca allegoricamente un'avventura amorosa della sua giovinezza , con descrizione precisa di vari episodi di caccia» (Ceresoli). Si narra di una immaginaria caccia a Mirina, ninfa di Diana tramutata in cerva, con la quale l'autore si inoltra nella città di Erotopoli per recuperare i suoi cani che, alla fine del poema, gli verranno resi da Adone. Il Fregoso fu valente poeta d'origine genovese (nato intorno al 1460 e morto dopo il 1532), autore di sonetti burleschi e poemetti allegorici di notevole fama; visse per lo più a Milano, prima alla corte di Ludovico il Moro e poi in una villa di campagna, in perfetta solitudine (donde il nome d'arte ''Fileremo''). Esemplare assai fresco e bello, lievissime fioriture a pochi fogli, un poco più evidenti al titolo.

STC 280. Sander I, 2926. Essling 2926. Kristeller 156 a. Ceresoli, Bibliogr. caccia 258: ''Edizione anche questa piuttosto rara''. Brunet II, 1388. Bibl. Cavalieri 783. Olschki, Livres à figures, 525.

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