RELAZIONE DELLA FAMOSA SENTENZA DI MORTE Eseguita in Parigi colla ghigliottina (...) nel giorno 3 gennaio anno 1846 sopra quindici individui francesi e quattro italiani rifugiati (...)

Milano, dalla Tip. Brambilla, l'11 Luglio 1846,

in-4 (mm 192 x 130), pp. 4. Carta vergellata. La relazione descrive la Sentenza di morte eseguita a Parigi il 3 gennaio 1846 a danno di quindici francesi e quattro italiani, che appartenevano alla compagnia di cinquanta assassini, latitanti per molti anni e infine caduti nelle mani della polizia dopo l'orrendo misfatto accaduto nel castello del Barone di Closè nei pressi di Parigi, dove tra morti e feriti si contavano cinquanta vittime tra cui donne incinte e bambini. Dopo la descrizione della cattura e della condanna ("...la camera di Giustizia...condannò all'ultimo supplizio da eseguirsi colla ghigliottina e col taglio preventivo della mano destra il famoso capo Bordoà, ed i quattro italiani rifugiati, Francesco Costa, Andrea Volpe, Carlo Testa ed Antonio Bovi..."), nell'ultima pagina viene riportata la lettera che Carlo Testa scrisse alla moglie, in cui, con parole molto sentite, le chiede perdono. Nell'ultima pagina, in basso, dedica poco leggibile a tale Gaetano Pizzamiglio. L'esemplare presenta piccoli tratti consunti.

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