FABRIS, Salvatore
De lo Schermo overo Scienza d'Arme. Di Salvator Fabris, Capo dell'Ordine dei sette Cori.
Copenhaven, Henrico Walkirch, 1606,
in-folio, 2 parti in un volume, 3 fogli con due frontespizi figurati (al verso del secondo lo stemma di Christiano IV) e suo ritratto, tutti entro ricche bordure, pp. 256 (la prima parte termina a p.149, la numerazione continua la seconda parte e include il titolo con il ritratto entro bordura, non numerato); ff. (2 di Indici ed Errata), ottima legatura coeva in pergamena semifloscia, ex libris di William Constable al contropiatto ant. Bell'astuccio in carta marmorizzata, titolo in oro su tassello in pelle al dorso. In fine, prima dell'indice, si ripete il colophon esteso: "Si finì di stampare li discorsi adì 25 Settembre M.DC.VI nella città di Coponaghen, Metropoli del Regno di Dania, Appresso Heindrich Walchirchen".
Questo esemplare ha due frontespizi con titolazione differente entro la medesima bordura barocca, con la stessa indicazione di Copenhagen, 1606: nella prima emissione il titolo è inciso (De lo Schermo overo Scienza d'Arme), mentre nella seconda il rame è stato ritagliato al centro per inserire un blocco di caratteri tipografici (Scienza e pratica d'arme... Nel primo si dimostra le suttilità, sopra le quali è fondata la professione...) . Questa curiosa variante è riportata soltanto da Thimm e Garcia Donnell e non nelle altre bibliografie consultate, ed è evidentemente presente in pochi esemplari. Seguono due incisioni a piena pagina: grandi armi araldiche e ritratto del Re di Danimarca Christiano IV; i fogli, affiancati entro superbe bordure allegoriche figurate, sono tra i più eclatanti esempi dell'ornamentazione barocca. La seconda parte ha un frontespizio a sé, con ritratto del Fabris datato 1605, entro bordura .
Nel 1624 gli invenduti vennero posti in vendita a Padova dal Tozzi, con un titolo a stampa Della vera pratica e scientia d'armi libri due. Nel primo dei quali si tratta li fondamenti della spada sola. Le ragioni di spada e pugnale e di spada e cappa... e con la dedica datata 1623 e altri 3 fogli ristampati.
L'opera è illustrata da 191 scene di scherma a due duellanti nudi, incise in rame da Jan van Haelbeck e tra le più belle che abbiano adornato un trattato di scherma. Prima edizione di uno dei più importanti trattati antichi di scherma, impresso a Copenhagen dove il Fabris era famoso maestro d'armi e dedicato al re Christiano IV, suo allievo. L'opera, in italiano, fu studiata e fedelmente seguita per decenni dai maestri d'armi europei e ristampata fino al 1713. Questa edizione originale è di grande rarità, specie così completa e con il doppio frontespizio. "In his opening comments to the reader Fabris says that he has written his book in his mother tongue, Italian. In style, he observes, the work is far from flowery rhetoric and elegance of expression; but he confesses that he is not ashamed of his lack of erudition, and like a famous military leader of his century, he was unable in his youth to hold in the same hand both the sword and the book... Fabris says further... that there are four legitimate and three bastard guards, because each bastard position retains something of the two from which it was formed... In summary, the author's text is written in simple language, and is well organized. While he still includes cutting actions, primary emphasis is on the point."(Gaugler).
Esemplare in ottimo stato di conservazione, con minimi difetti: abile restauro a piccola lacuna di carta bianca e due antichi scarabocchi a penna nel margine superiore del primo titolo, appartenuto all'importante collezione di libri e antichità di William Costable (1721-91), Fellow of the Royal Society e Fellow of the Society of Antiquaries, come indicato dalle sigle FRS & FAS nell'ex-libris.
Garcia Donnell 335: "Illustre d'un titre typographié ... tiré dans un bel encadrement gravé, d'un autre titre semblable, mais entièrement gravé Thimm p. 97. Gelli pp. 75-77. Vigeant p.55: “Fabris a été un chef d'école très répandu ... Son ouvrage, dont on connaît cinq éditions et traductions, est remarquable, tant par ses gravures que par le développement qu'il a su donner à ses théories”. Cammel, Early Books of the sword, p.5: “The most complete work ever published on the arts of rapier and dagger...”. Cockle 754. Michel-Michel III, 19.