BOYLE, Robert

Exercitationes de Atmosphaeris Corporum Cosistentium; Déque Mira Subtilitate Derterminata natura & Insigni Vi Effluviorum. Sugjunctis Experimentis Novis. Ostendentibus, Posse partes Ingis & Flammae reddi.

Genevae, apud Samuelem de Tournes, 1680,

in-4 (220x150 mm), pp. (29, 12, 55, (1), 21, (3), 9, (1, mancando l'ultima c. bianca), impresa tipografica al frontespizio, testatine ed iniziali ornate. Legatura in carta muta posteriore. Settima e ultima edizione latina, dei “Saggi degli Effluvi”, una delle opere scientifiche più importanti ma meno conosciute di Robert Boyle. Purtroppo, gli esperimenti sull'ossidazione dei metalli e sul riscaldamento dei metalli in presenza di aria lo portarono ad osservare, come Jean Rey prima di lui, che essi aumentavano invariabilmente di peso in modo sensibile, ma non a trarne significative conclusioni o teorie, che sarebbero state elaborate solo a partire dal XIX secolo. Boyle, che si considerava un filosofo naturale, nel Chimico Scettico d'altronde afferma "... se gli uomini pensassero ai progressi della scienza più che al proprio tornaconto, facilmente si convincerebbero … a raccogliere osservazioni, e a non enunciare alcuna teoria prima di avere vagliato i fenomeni a cui essa si riferisce." Edizione ginevrina non comune, qui nella variante B, facente parte dell'Opera varia, quorum posthac exstat catalogus. Esemplare discreto, diverse pagine iniziali brunite e con fioriture sparse, nota ms. al frontespizio: Scienze Naturali.

Fulton , 112A.

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