ALCIONIO, Pietro.
Petri Alcyonii Medices Legatus De Exsilio.
(In fine:) Venetiis, in aedibus Aldi et Andreae Asulani, mense Novembri, MDXXII (1522),
in-4, ff. (70, ff. 39 e 40 bianchi, segn. a-h8, i6), legatura moderna in pelle con impresssioni geometriche a secco, dorso a nervi. Ancora aldina sul titolo ed in fine, finissimo car. corsivo. Rara edizione originale, dedicata dall'a. a Nicola von Schonberg arcivescovo di Capua, di questo dialogo che si immagina avvenuto nel 1512 tra Giulio de' Medici, futuro Leone X, allora legato pontificio (da cui il titolo dell'opera), e Lorenzino de'Medici. L'Alcionio (1487-1527), professore di geco a Firenze, celebre traduttore di Aristotele, venne accusato dai contemporanei di aver tratto la sua opera dal ''De Gloria'' di Cicerone e di aver poi distrutto l'originale per evitare l'accusa di plagio. L'a. in calce riporta la notizia della traduzione da parte di Ermolao Barbaro dei testi aristotelici ''De Anima'' e ''De physica auscultatione'', per altro mai rinvenuta. Ottimo esemplare, ad ampi margini (al verso dell'ultimo f. antico timbro di collezione privata, tracce di polvere al titolo, lieve alone al margine esterno dei primi e ultimi ff.).
Renouard 95.6: «Volume fort rare». UCLA I, 187. Adams A-633. BMC 16.Censimento 16 CNC 859