CATULLUS, TIBULLUS, PROPERTIUS,

Catullus. Tibullus. Propertius.

Venetiis, in aedibus Aldi, et Andreae Soceri, Mense Marzio M.D.XV (Aldo,1515)

in-8 (162 x 100 mm), ff. 148, (2), in tipica legatura aldina in marocchino bruno, al centro dei piatti nodo romboidale entro cornice di filetti a secco, piccoli fregi a trifoglio incorniciano la composizione, Al piatto inferiore le iniziali CB, dorso a tre nervi con impressioni a secco e tassello cartaceo manoscritto posteriore, tagli cesellati e dorati (lievi restauri alle cuffie e agli angoli, due graffi ai piatti). Ancora aldina al frontespizio ed al verso dell'ultimo foglio (sono bianchi il verso del colophon e il recto dell'impresa). Sul primo foglio nota di possesso parzialmente cancellata "Lancellotti Corradi", all'ultimo invece firma di “Marius Conradus”. Seconda edizione aldina che segue quella del 1502 con le revisioni dell'editore, umanista veronese Girolamo Avanzi soppiantò le precedenti e creò un nuovo standard nella storia della tradizione e della ricezione del poeta. Al verso del titolo una breve lettera prefatoria all'amico personale di Manuzio Marino Sannuto, “Benedicti filio” in questa rara prima tiratura (corretta in “Leonardi filio” nella seconda). La preziosa legatura è attribuibile ad Andrea di Lorenzo o Mendoza binder, artista attivo a Venezia dal 1520 al 1555. Il piccolo ferro a trifoglio sulla legatura è a lui assegnato (cfr. A. Hobson, Renaissance Book Collecting, figg. 44, 52 e 58). Lancellotto Conradi (1520-1590) fu autore dei Commentaria de duello, (Milano, 1553). Il fratello Mario (1508-1575) fu senatore e pretore di Cremona, autore dei Latini sermonis libri quinque del 1582 e della Lingua latina ad Marcellum fratrem del 1569. Piccolo lavoro di tarlo all'estremo margine interno dei primi 20 fogli (non intacca il testo), alcune indicazioni a inchiostro, qualche macchietta, mancanza di porzione di margine al foglio g4.