ALESSANDRIA

Magnifice Communitatis, atque Dioecaesis Alexandrinae ad reipublicae vtilitatem noviter excusi. Alexandriae MDXLVII (1547).

(In fine:) Hoc volumen Statutorum Alexandriae excudebant, Franciscus Muschenus et Fratres Bergomates, Ciues Alexandrini...Anno a creatione mundi Millesimo sexto quadragesimo septimo septuagesimo septimo (1547).

in-folio (mm 293x200), pp. (4), CCCCXV, (1), ff.8 nn. di ''Rubricae Statutorum''; seguono 11 pp. di ''Consuetudinis Comunis Civitatis Alexan. MCLXXIX''. Legatura coeva in pergamena floscia con capitelli passanti e legacci, titolo e nome del podestà curatore calligrafati al dorso. Titolo entro larga bordura floreale su fondo nero con due ritratti in medaglioni di vescovo, con iniziali SV (San Valerio) ei SB (San Baudolino); in alto scudo crociato, armi della città stampato in rosso, in basso impresa tipografica delle tre mosche, sorretta da un putto e un satiro. Al centro magnifica veduta in silografia (mm 85x125) della città di Alessandria con il ponte sul fiume Tanaro. L'ultimo f. prima dell'indice comprende al recto il colophon con altro stemma della città in rosso e al verso altra impresa dei Moscheni, su fondo bianco. Precede il testo la dedica del podestà di Alessandria Hieronymo Corte (o Curzio), curatore dell'edizione, a Giacomo Filippo Sacchi, alessandrino, presidente del Senato Milanese. PRIMO LIBRO IMPRESSO IN ALESSANDRIA E PRIMA EDIZIONE DEGLI STATUTI DELLA CITTA' comprendente il testo approvato nel 1297 e le aggiunte fino al 1547, comprendente i ''Capitoli delle Fere de la città de Alexandria, 1525'' e le disposizioni relative alla remissione delle tasse sui cavalli, che il consiglio della città nella adunanza del 10 gennaio 1548 determinò dovessero unirsi al volume degli Statuti. Seguendo il Catalogo degli Statuti del Senato sembra che tali fogli venissero stampati dallo stesso Moscheni dopo il 1548, per assoluta somiglianza dei caratteri utilizzati. Volume di insigne importanza e rarità. Bell'esemplare, (foglio del titolo con tracce di polvere e minimo restauro nell'angolo inferiore, lievi aloni d'umido nel margine esterno del volume, tre fogli (pp. 225-226, 239-240 e 415-416) anticamente rimarginati su 3 lati. Sull'ultimo f. del testo sono vergati i primi 8 versi di un sonetto ''le belle chiome inanellate d'oro'' di evidente ispirazione petrarchesca; al verso del foglio finale aggiunte manoscritte secentesche riguardanti il Tanaro.

Cat. Statuti Senato, I, 16. Manzoni I, 6. Fumagalli 6-7. Bersano-Dondi, 500.ne Piemontesi. 807-808.

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