DIRITTO DEL LAVORO.
Libretto di Lavoro di Pietro Birelli. Compilato ad Asti nel 1846.
in-24, pp. 12., 34 bianche con timbro: ''Città di Asti'', leg. coeva in p. pergamena, chiusura con nastrino. Testo a stampa su due colonne, in italiano e francese, con il regolamento voluto da Carlo Felice di Savoia che impone l'emissione del ''libretto'' (di lavoro) per Operai e Persone di Servizio, con tutti gli articoli e registrato dopo l'approvazione del Real Senato di Torino e di Savoia, della Regia Camera dei Conti, del Real Senato di Nizza e del Real Senato di Genova nei primi due mesi del 1829 come da nota a pie' dell'ult. pag. del regolam. stesso. Le ultime due pagine riportano a stampa i dati per compilare il Modulo e, a mano, dati anagrafici e connotati del lavoratore e la firma del responsabile, in basso il timbro ufficiale. Le pagine bianche sono invece occupate da dichiarazioni, o ''benserviti'' ms. dei datori di lavoro di Pietro Birelli. Interessante testimonianza storica sull'adozione, nel Regno di Sardegna, del libretto di lavoro e l'osservanza del relativo Regolamento nel quale vengono inserite le prime norme tese a regolare, seppure in modo embrionale, i rapporti tra datore di lavoro e lavoratori nonché i rispettivi diritti e doveri. Un documento che, con adeguati adattamenti, entrerà poi nella storia della consulenza del lavoro.