ARRIGHI LANDINI, Orazio.

Il Tempio della Filosofia. Poema di Orazio Arrighi Landini fra gli Agiati Dorinio...

In cui con accrescimenti e osservazioni del medesimo autore s’illustra il sepolcro d’Isacco Newton. Con gli Argomenti di Leontippo Accad. Agiato. Venezia, Marco Carnioni, in Merceria all’insegna dell’Europa, 1757,

in-4, pp. XVI, 142, (2), legatura moderna mezzo marocchino. Una tabella ripieg. f.t. riporta gli esponenti delle varie scuole filosofiche. Titolo impresso in rosso e nero; in antiporta bella incisione di Francesco Bartolozzi, raffig. due medaglioni con ritratto dell'autore e scena allegorica; vignetta al titolo, stemma del dedicatario G.B. Gallizioli bergamasco, 3 testate, 3 finalini e 3 capilettera, il tutto inciso in rame. Rara edizione di questo ''ampio poema allegorico in cui l'A, dietro lo schermo letterario d'un mitico rapimento in Olimpo, ragguaglia sui maggiori filosofi, alternando gli elogi del Fontenelle, del Gassendi, del Voltaire a cautelose attestazioni di ortodossia cattolica. Il sogno termina con la descrizione del sepolcro di Newton e con un'interessante difesa di Galileo...'' (Diz. Biogr. Ital., vol. 4, pp. 313-4). L'autore, nato a Firenze nel 1718, fu grande viaggiatore, poeta estemporaneo e letterato, amico di molti illustri personaggi del tempo, tra cui G.B. Vico, Du Bocage, Ant. Contarini, Goldoni. Esempl. a pieni margini.

Morazzoni, libro illustr. Veneziano '700. p. 214.

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