TORCIGLIANI, Michelangelo (1618-1679).
Gryphus purpuratus ita quam a Michaele Angelo Torciliano devoto calamo vestitus tam ab Urbano secundi huius nomini Octavo Transcritum Vaticano coelo...Romae, Idibus Iunij 1636,
in-8 (mm 222x160), ff. 68 n.n. compreso primo e ultimo bianco, legatura coeva in pergamena floscia, titolo manoscritto al dorso. Precede il testo dedica a Marcantonio Franciotto, vescovo di Lucca. Testo chiaramente vergato in latino. Al f. 52 recto inizia una seconda parte in latino e italiano con versi dedicati alla figura del Torcigliani e a Franciotto. Di questo stesso testo si conosce un altro manoscritto (cfr. Studi italiani di Filologia Classica vol. VIII, Firenze 1900) in legatura alle armi del dedicatario. Un puntuale confronto tra i due permetterebbe di avvalorare l'ipotesi di un'autografia di questi manoscritti al Torcigliani, che era solito porre, come nel presente esemplare, piccole note manoscritte marginali anche alle edizioni a stampa che possedette. Sicuramente antecedente alla rarissima edizione a stampa (Gryphus purpuratus ita quam a Michaele Angelo Torciliano ... ... praecinctus .. (Venetiis : ex aedibus Sarzinianis, 1637) [12], 32, [3] p. : 1 ill.), censita apparentemente in un solo esemplare presso l'Istituto di cultura Barocca, questo manoscritto ben testimonia la cultura e lo spirito della Roma barocca del XVII secolo. Il Torcigliani, noto con il nome Accademico di Griphus Porporatus, fece circolare frequentemente solo manoscritte le sue opere, e per questo estremamente ricercate, come l'''Anacreonte e altre versioni poetiche'' o l'"Occhio comico". Buon esemplare di poco conosciuto panegirico del XVII secolo.
Luccbesini, Storia letteraria del Ducato di Lucca, II, 48-49.