LIVIUS, Titus
Decades. Ex XIII decadibus prima, tertia, quarta, Cuius Tertio libro prima pars, quae desyderabat & Decimo quicquid fere in calce non habebamus, additum est... Polybii libri V de rebus Romanis in latinum traducti à Nicolao Perotto... In dex copiosissimus rerum magis memorabilium...
Venetiis, in aedibus Aldi et Andreae Soceri, Mense Ianuario MDXXI - mense Octobri-Novembri-Decembri MDXX - Februario MDXXI,
4 parti in un vol. in-folio (mm 307x205), complessivi ff. 426 (su 442), così disposti: (14 mancanti), 106; (10), 102; (10), 127, (1 con sola àncora al verso mancante); 71, (1, l'ultimo con sola àncora al verso mancante); legatura d'amatore in marocchino violetto a grana larga, filetti a secco con terminazioni floreali ai piatti, titolo in oro su dorso a nervi. Rarissima edizione in-folio del Livio aldino, lussuosa ristampa in carattere tondo dell'edizione in piccolo formato uscita in 4 vol. tra il 1518, il 1521, ed il 1533. Immutate sono le dediche delle prime 2 parti, ad Andrea Navagero e G.B. Ramusio; mentre furono soppresse quelle a G.B. e Raimondo della Torre; il Polibio è preceduto dalla dedica a Nicolao V del traduttore, N. Perotti. Nella prefazione ai lettori della prima parte, Gianfrancesco si lamenta delle contraffazioni che alcune officine poco scrupolose avevano stampato, con chiare allusioni ai Giunta ed a Froben, e vi annuncia l'importantissimo Indice che seguiva, contenente i nomi dei re, dittatori, consoli, pretori e altri personaggi; la compilazione era stata intrapresa da Giovanni Malatesta, mantovano e monaco Cassinense. Uno dei singoli volumi più ricchi di àncore tra tutte le edizioni aldine: vi figurano ben 7 imprese tipografiche, tutte Fletcher f6 tranne quella all'inizio della seconda parte (Fletcher F4). Splendida edizione delle Decadi di Tito Livio, a cui si aggiungono le Storie di Polibio, tradotte in latino dal Perottus, veramente rara e mancante alla maggior parte delle collezioni aldine apparse in vendita negli ultimi decenni. Buon esemplare, purtroppo scompleto (angolo inferiore bianco del primo f. mancante, ultimo f. con macchie di muffa violetta, alcune lievi gore marginali).
Renouard, pp.89-90: ''elle est fort rare''. UCLA 172.