BENEDETTI, Giovanni Battista.
De gnomonum umbrarumque solarium usu liber... Nunc primùm publicae utilitati, studiosorumque commoditati in lucem aeditus.
In folio,pp. (12), 123, (1); illustrazioni e diagrammi xilografici nel testo alcune a piena pagina; capilettera ornati, stemma sabaudo al frontespizio; bella legatura in cartonato rustico, autore manoscritto "Io. Baptistae" al piatto superiore. Dedica ad Emanuele Filiberto e 100 capitoli illustrati. Importante trattato di gnomonica che affronta argomenti astronomici quali: moti planetari, altezza solare meridiana, lunghezza del giorno, ecc. Tratta poi della costruzione di meridiane a parete e dell'impiego dei triangoli sferici nei calcoli, affronta la teoria del crepuscolo, descrive le ore italiche, le ore comuni, le ore ineguali o babiloniche, l'orologio solare comune orizzontale. Bell'esemplare marginoso, macchia d'umido nell'angolo di pochi fogli,il f.117 abilmente riprodotto su carta antica.
Il Benedetti (Venezia 1530 - Torino 1590), fu allievo di N. Tartaglia, nel 1553 ed in seguito lettore di matematica alla corte dei Farnese a Parma (1558-66), quindi dal 1567 matematico del duca di Savoia a Torino. Per la sua opera Diversarum speculationum ... (1585) è stato considerato precursore di Galileo nel campo della dinamica, ma i suoi ragionamenti sono ben lontani dalle precise affermazioni galileiane. Nel medesimo libro il B. espone una teoria dell'equilibrio dei liquidi nei vasi comunicanti; la teoria del torchio idraulico, sei anni prima di Stevino; e quindici anni prima di Viète il calcolo delle diagonali di un quadrilatero inscritto in un cerchio.
Al contropiatto ex-libris della famiglia Dionisi, tra le più antiche della nobiltà di Verona: il marchese Gabriele (1719-1808) fu l'artefice della ristrutturazione della villa a Ca' del lago di Cerea nonché del riordino e aggiornamento della biblioteca. I Dionisi avevano destinato al piano nobile la funzione di libreria e sala di lettura, precoce esempio di centro culturale dove si riunivano artisti e letterati. Dopo la dispersione delle migliaia di volumi del fondo antico, conserva ora i libri sul mobile d'arte contemporaneo della Fondazione Aldo Morelato.
HOUZEAU & LANCASTER, 11377: ''Rare''. LIBRI, cat.498: ''An important and scarce work full of research respecting Conic Sections, with a descriptions of an astronomical instrument invented by himself''. RICCARDI I (I), 111: ''Raro e assai apprezzato''. ADAMS, Cambridge, 653. Harvard library, 53. La Scienza a Venezia tra '400 e '500, p. 109.