PINDEMONTE, Ippolito.

Arminio. Tragedia.

Edizione quinta. S'aggiungono tre Discorsi risguardanti il primo La Recitazione scenica e una riforma del teatro, il secondo L'Arminio e la poesia tragica, il tezo Due Lettere di Voltaire su la Merope di Maffei. Verona, Tipogr. Mainardi, 1812, in-8 gr., pp. (2), 373, (1), leg. coeva cart. marmorizz., tass. in pelle con tit. oro al dorso. Importante edizione di questa tragedia in cinque atti in versi, la prima con in ''Tre Discorsi'', che sono assai ''notevoli anche per l'ampio sviluppo dato alla tecnica della recitazione'' e nei quali il grande letterato e poeta veronese (1753-1828) espone le propria dottrina sul teatro, ''nella quale dà larga e originale parte al colorito locale e agli accessori realistici'' (Renda-Operti, p. 910). ''Arminio'', il vincitore di Varo, è sicuramente ''la migliore fra tutte (le tragedie) anche per i cori bellissimi dei bardi, che conchiudono gli atti e possono stare accanto a quelli del Manzoni..'' (Renda-Operti, ibidem). Esempl. su carta grande e greve.
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