Vivere con i Libri: Storia della Libreria Pregliasco
Nella disordinata libreria Lorenzo riceveva le visite di Benedetto Croce, Piero Gobetti, Franco Antonicelli e di un giovane interessato all'economia politica: Luigi Einaudi. Come scrisse Francesco Fadini nella prefazione al catalogo Risorgimento del 1978: “Croce aveva in simpatia gli ‘ottimi Pregliasco', evocati dalla figlia Donna Elena nei Ricordi Familiari quando in libreria da Pregliasco incontrava i suoi amici: Einaudi, Gioele Solari, Francesco Ruffini, Domenico Bulferetti, Gobetti, Federico Patetta”. Il futuro Presidente della Repubblica confidava: “Preferisco comperare, dopo anni, in antiquariato per 50 lire il libro esaurito e divenuto famoso che, nuovo, avrei acquistato per 10 lire. Risparmio così i denari dei libri inutili che avrei con quello rischiato di acquistare”.
Un grande istinto per il libro antico guidò il fondatore della Libreria in giro per l'Italia – “viaggiando in terza classe fumatori”, come amava ricordare - alla ricerca di biblioteche; il suo acquisto più importante resta quello della celebre biblioteca formata da Francesco Melzi d'Eril, viceré d'Italia durante l'occupazione napoleonica, e sarà proprio la dispersione della Melziana a far accorrere nel dopoguerra presso la libreria torinese bibliofili e librai da mezzo mondo.