L’Omaggio ad alcuni grandi Italiani
Oltre ai cataloghi di letteratura già citati, non poteva mancare l’omaggio ad altre pietre miliari della nostra storia letteraria. Il catalogo intitolato ad Alessandro Manzoni (n.36, 1973), nel centenario della morte, proponeva oltre 500 lotti tra edizioni dei Promessi Sposi, prose, opere poetiche, epistolario, critica, ma anche stampe ispirate al romanzo. Non da meno furono Pascoli e Carducci (n. 34, 1972), protagonisti di un ampio repertorio che comprendeva edizioni originali e ristampe, antologie e prefazioni, edizioni da loro curate, oltre a volumi di critica carducciana e pascoliana. “Nella storia letteraria del gran secolo che corse per l’Italia dal 1750 al 1850, quando sarà scritta con serenità oggettiva e senza preoccupazioni di parte, Vincenzo Monti riprenderà il luogo che gli aspetta, come a principe dell’arte ... come a ravvivatore del sentimento classico nella sua migliore espressione”. Con questa profetica citazione del Carducci si conclude il catalogo dedicato a Vincenzo Monti (n. 64, 1992), che comprendeva in 295 lotti la vasta produzione letteraria del poeta e drammaturgo: autografi, poesie, tragedie, canti e poemi, traduzioni, prose e autografi di familiari, biografie e critica. La “riscoperta d’un poeta che, seppur accusato d’opportunismo politico e di contraddizioni morali, seppe conquistarsi in Italia e in Europa un posto di innegabile preminenza” fu una vera e propria impresa bibliografica, poiché non esisteva un’edizione critica completa delle opere di Monti e la compilazione delle schede per questa monografia fu assai difficoltosa, tanto che la postfazione così conclude: “I bibliofili giudicheranno se abbiamo fatto lavoro non vano”. Infine ricordiamo, con affetto non solo letterario, ma personale, il catalogo n. 17, Benedetto Croce, dato alle stampe nel 1966 per il centenario della nascita e ricco di oltre 700 lotti, che includevano anche opere a cura e con prefazioni di Croce e le collane Laterza da lui promosse o dirette. Quando fu realizzata questa monografia Croce era scomparso da soli otto anni, quindi si trattò di un catalogo d’antiquariato inusuale, in quanto dedicato ad un autore contemporaneo. “Nel compilare questo catalogo c’è parso più volte di sentire la Sua calda voce, di quando alla nostra libreria conversava con l’uno o l’altro degli amici che spesso lo accompagnavano”, recita la postfazione. Peraltro, l’edizione dell’epistolario in vendita già conteneva alcune lettere inviate dal filosofo a Lorenzo, o ad altri con riferimenti alla Libreria, come in una del Settembre 1935: “Verrò dopodomani (Giovedì) a Torino, e andrò subito in biblioteca. Nel pomeriggio capiterò dal Pregliasco...”.